giovedì 26 settembre 2013

SERRAVALLE PISTOIESE... inaspettatamente nel MEDIOEVO

Nei primi di agosto un amico mi ha dato una bella DRITTA: SERRAVALLE PISTOIESE e la RIEVOCAZIONE STORICA del 1302.

Ultimamente le rievocazioni storiche vanno di gran moda, ma spesso sconfinano in feste commercial-goderecce che di storico hanno ben poco.

Fortunatamente ho deciso di fidarmi e provare.
E quindi, nel pomeriggio di domenica 4 agosto mi sono ritrovata INASPETTATAMENTE nel 1302, il 6 settembre. Cos’era successo?
Nei primi anni del Trecento Pistoia faceva parte della fazione dei Guelfi Bianchi, in opposizione ai Guelfi Neri di cui facevano parte Firenze e Lucca. Serravalle Pistoiese, come si capisce dal nome, si trova in una posizione strategica tra le aree di influenza delle tre città e passaggio obbligato tra la Valle dell’Ombrone e la Valdinievole.


Nel giugno del 1302 Fiorentini e Lucchesi assediarono Serravalle, lo isolarono per costringerlo alla resa per fame e lo bombardarono giorno e notte con mangani e trabucchi per 80 giorni.

Il 6 settembre 1302 Serravalle si arrese a Lucca; i lucchesi costruirono una nuova fortificazione sul lato ovest del paese e rinforzarono con un nuovo alto muro la vecchia fortificazione sul lato est. Queste due fortificazioni si chiamano adesso ROCCA NUOVA e ROCCA VECCHIA.

La rievocazione è stata allestita nella Rocca Nuova (anche se all’epoca non c’era) per motivi di spazio.


Si arriva a Serravalle da una stradina strettaripida e a tornanti, e ci troviamo INASPETTATAMENTE nel centro del paese. Non c’è tanta confusione e cartelli indicano che c’è un parcheggio più avanti.

Proseguiamo, piano piano, osservando. Il paese è carinissimoun piccolo squarcio di Medioevo tra le colline toscane. Pochi metri e abbiamo già attraversato Serravalle, il parcheggio si trova sulla sinistra. E’ piuttosto piccolo, ma i posti non mancano.

Sul prato antistante la Rocca Nuova già si incontrano le prime presenze fuori dal tempo, le prime TENDE dell'accampamento.

Sì, accampamento, perché i gruppi di rievocazione usano vivere notte e giorno come nel periodo che stanno rappresentando. E quindi, sbirciando dentro alle tende, possiamo vedere, giacigli, pellicce, coperte... ma tutto rigorosamente medievale.
Da lì proseguiamo verso il CASSERO, poco oltre.
Non è integro, sarebbe chiedere troppo, ma è MOLTO SUGGESTIVO.

Si apre al limite ovest del paese e dà sulla Valdinievole e su Montecatini. Vi si entra attraverso uno stretto cancello, superando un muro esterno.

In corrispondenza del muro, a sinistra, si vede una delle porte di accesso al paese: la porta della Gabella e la via di Castruccio.

Riecco Castruccio, cosa c'entra questa volta?
Si, c'entra, perché dopo i Malaspina (Moroello III Malaspina era a capo dell'esercito che fece cadere Serravalle), il paese venne governato anche da Castruccio Castracani, che fissò la sua residenza alla Rocca Nuova e fece costruire la torre, detta appunto, Torre di Castruccio (quella esagonale nella foto).

Entriamo nel cassero, dentro c'è UN ALTRO MONDO.

Ancora altre tende, dame, uomini che combattono...
I vestiti sono curatissimi, pesanti, le armi sono in ferro (o in legno per chi deve imparare). Hanno usberghi in ferro, che scaldano al sole per divertirsi poi a buttarli addosso a qualche malcapitato amico, gambesons imbottiti, che sono quegli indumenti pesanti che li proteggono (il termine tecnico mi è stato suggerito da un amico dell' Associazione Culturale Armarium Historiae - grazie! ), calzari robusti con fasce in lana che arrivano fino al ginocchio... e ci sono quasi a 40 gradi!

E poi ancora, ragazzi che imparano a fare alla guerra...

botteghe di artigiani e un lupanare...

soldati che si riposano giocando e soldati al bivacco...

 uomini che si affrontano in improvvise scaramucce tra il serio e il giocoso...

falchi, poiane, gufi...

e poi INASPETTATAMENTE ti trovi di fronte l' inarrestabile procedere di tre oscuri Templari...


Naturalmente ci sono anche un paio di punti di ristoro moderni, birreria, bar, ristorante, ma sono così ben mimetizzati che non disturbano l'atmosfera.

La cosa forte e particolare di questa festa è che i figuranti sono talmente tanti, ma talmente tanti, che sembra proprio di immergersi in un altro tempo. E poi sono dei veri professionisti, tutto è molto curato e accurato e ben collocato nel tempo.

E siccome se lo meritano devo proprio citare i numerosi gruppi e associazioni culturali provenienti da tutt' Italia:
Associazione Storico Marziale Compagnia d'Arme Sole & Acciaio
Gruppo Storico Aper Labronicus 
Associazione Storico Culturale Vexillum Bufali
Gruppo Storico Mansio Templi Parmensis
Compagnia d'Armi Flos Duellatorum
Associazione Culturale Armarium Historiae
Gruppo Storico I Gatteschi

Complimenti a tutti! E anche all'organizzazione curata dalla Pro Loco Serravalle Pistoiese!
Spero di non aver dimenticato nessuno, ho preso i nomi dal volantino della festa; nel caso, avvertitemi.

Una parola in più sul gruppo di falconeria. Il gruppo è forse l'unico un po' spostato avanti nel tempo, perché fa riferimento al periodo del Granducato di Toscana, successivo.

Se vi capitano guardate lo spettacolo... la poiana Lady che si è esibita era una protagonista nata! E ad ogni volo uno scompiglìo di piccioni che, riconoscendo il predatore, se ne scappavano qua e là impazziti.
Ma in realtà la poiana e il falco aspettavano il premio dal loro falconiere! Bellissimo!
Bravissimi poiana, falco e falconiere.

E poi hanno anche una simpatica gufetta (si fa per dire...): FEMMINA, 3 anni;
apertura alare: 2 metri;
artigli: come quelli di un orso;
prede: fino alla volpe;
metodo di attacco: potenzialmente MORTALE per l'uomo!

Però è tanto carina!!!

Ma non è finita qui.
La festa va avanti per tutto il pomeriggio e alle 17.30 è prevista la cerimonia di insediamento  pro tempore e giuramento del Podestà e poi un processo. Non vedo l'ora! Nell'attesa salgo sul bastione laterale, è un bel panorama.

Si vede l'accampamento e dall'altro lato la VALDINIEVOLE.
Ma ecco che la gente si raduna, sta per iniziare il corteo storico che ci porterà di fronte alla Chiesa di Santo Stefano.
Proprio in quella piazzetta, dove si trova anche il Palazzo del Podestà, sono state allestite panche, tavolo e tutto il necessario per dare vita all' investitura e al processo.
Nel mentre che scendo dal BASTIONE già si è formato il CORTEO.
All'inizio il Gonfalone del Comune, poi trombettieri e musici (rinascimentali direi però), armigeri, il Podestà giudice e poi i rappresentanti della Chiesa con i Templari e poi il POPOLO.
Ci incamminiamo per le vie del paese, non ci sono sbandieratori, non ci sono bancarelle, non ci sono le solite cose che si vedono quasi ovunque.

Qui siamo nel MEDIOEVO vero!
INASPETTATAMENTE.
E lo dico in senso positivo perché ormai i mercatini pseudo-medievali sono un po' abusati e stanno perdendo attinenza.


Si procede con calma, arriviamo nella piazza di fronte alla CHIESA e i personaggi si sistemano ai loro posti.

Una specie di araldo legge un proclama, non riesco a capire tutto, probabilmente sono le leggi alle quali dovrà giurare fedeltà il nuovo Podestà.
La procedura è fedele alla storia, so che stanno riproponendo la prassi che si usava al tempo e che è stata rintracciata nello Statuto Comunale di Serravalle Pistoiese del 1417.

Un gran lavoro, ma non è finita qui!
Subito dopo c'è il processo, e qui c'è da ridere!
Anche questo non è frutto di fantasia ma ricalca un processo civile "Di Danni dati" che è stato tradotto dal latino ed adattato alla situazione dagli Storici associati di Pistoia.



E' stato SPASSOSO! Si trattava di una disputa tra due massaie, la prima, Monna Giovanna accusava l'altra di averle ammazzato LO PORCO con un forcone!


Povero porco, che lo trattavano come un figliolo!
Per poi scoprire però dalla difesa dell'imputata e dai testimoni che lo porco se lo sono mangiato!


Alla faccia del figliolo!

Eh, già ma sarebbe stato un peccato, uno spreco di tutto quel bendiddio! No?

Grande trasporto degli attori, Monna Giovanna è fantastica e anche tutti gli altri!

Poi un colpo di scena!
La sentenza è avversa e il figlio di Monna Giovanna, protesta contro il processo. Ma qui non si guarda per il sottile, contraddire non è permesso! La condanna per lui è l'ammenda e poi la GOGNA! E se insiste, il taglio della lingua. MAMMAMIA!

Finito il processo ce ne torniamo al cassero, purtroppo non posso rimanere a cena all' Osteria medievale... peccato, il menù mi ispirava parecchio!

Vado a cercare il mio amico che mi ha dato la dritta, per salutarlo.  Anche lui fa parte di uno dei gruppi di rievocazione, l'Associazione Storico Culturale Vexillum Bufali; mi racconta che ieri sera, il sabato, mi sono persa uno spettacolo bellissimo: hanno bombardato il cassero con PALLE INFUOCATE utilizzando i trabucchi di legno nel prato antistante. E poi hanno combattuto, corpo a corpo con spade e lance fino alla sconfitta di una delle due parti. Peccato averla persa!

(infatti poi ho visto le foto e deve essere stato davvero bello!)

Me lo segno per l'anno prossimo!

La mia giornata è finita, il paesino è carino e oltre la rievocazione ci sono altre cose interessanti da vedere. Ma oggi non faccio in tempo.

Fortunatamente il Comune ha organizzato un' iniziativa interessante: VISITE GUIDATE E APERTURA DELLA TORRE DEL BARBAROSSA.

Naturalmente ci sono già andata e ve lo racconterò.

Per chi volesse approfittarne, le prossime date sono il 17 novembre 2013 e il 22 dicembre 2013, ore 15,00.
Il ritrovo è all'Ufficio Informazioni turistiche, in piazza Magrini n. 4 (la piazzetta subito prima della Rocca Nuova). Le visite sono curate dall'Associazione Culturale Musikè.
Per info e prenotazioni: Ufficio informazioni turistiche 0573.917308 -917204,
informazioni-turistiche@comune.serravalle-pistoiese.pt.it


Tutti i post su SERRAVALLE PISTOIESE

Biblio:




2 commenti:

  1. Gentile amica viaggiatrice, sono Antonio Lo Conte di Storici Associati e mi ha fatto davvero molto piacere leggere la tua appassionata descrizione del castello di Serravalle, del giuramento del podestà del 1417 e del processo per l' "uccisione dello porco di monna Giovanna". L'essere riusciti a trasmettere piacevoli emozioni ci ripaga del lavoro svolto.
    L'araldo, o più precisamente il messo comunale, ha annunciato che il podestà avrebbe letto il giuramento secondo il disposto della rubrica I dello statuto del 1417 (De iuramento potestatis Communis Serravallis). La cerimonia era tenuta in origine all'interno della chiesa si Santo Stefano, ma è stata effettuata nel piazzale antistante per motivi logistici. Mi dispiace che si sentisse poco. L'anno prossimo processeremo probabilmente il capitano della rocca vedutosi alla famiglia Cancellieri (fatto realmente accaduto) e ci organizzeremo con dei microfoni per dare modo a tutti di seguire meglio i dialoghi. Ancora grazie e complimenti per il tuo originale e bel modo di valorizzare questo meraviglioso territorio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, Antonio, per le precisazioni. I complimenti sono tutti per voi e per l'organizzazione di questo bell'evento. Nonostante non sia riuscita a sentire tutte le parole del proclama, devo dire, a difesa della scorsa edizione, che l'assenza dei microfoni ha reso ancora più vera e "medievale" la rappresentazione. Bravi. Ci vediamo, naturalmente, l'anno prossimo!
      Leslie

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...