Passata la rotatoria che porta, da una parte, verso Martignana, Ortimino e poi Montespertoli o Castelfiorentino, e dall'altra, a Corniola, ci troviamo a fiancheggiare sulla sinistra il Cimitero della Venerabile Confraternita della Misericordia e sulla destra il Cimitero Monumentale dei Cappuccini.
I FRATI CAPPUCCINI fondarono il Convento e la Chiesa di San Giovanni Battista in Pantaneto nel 1608 nonostante che Pantaneto o Padule sia il toponimo che denota di come la zona fosse paludosa, non certo la più ospitale dei dintorni di Empoli!
Visitiamolo.
Visitiamolo.
Un pochino di storia. Come sempre la scrivo diversa, così se non avete voglia di leggerla, la saltate.
Il mercante Giovanni Giomi, ricco cittadino empolese, fece costruire il complesso sul terreno donato dalla Famiglia Alessandri di Firenze, mentre Tommaso di Giovanni del Greco fece costruire un muro di cinta per l’orto della clausura.
Il mercante Giovanni Giomi, ricco cittadino empolese, fece costruire il complesso sul terreno donato dalla Famiglia Alessandri di Firenze, mentre Tommaso di Giovanni del Greco fece costruire un muro di cinta per l’orto della clausura.
Il CONVENTO fu soppresso nel 1810, fu ricostruito con la restaurazione, poi nel 1867 la comunità religiosa fu soppressa dal Governo italiano e l’immobile divenne proprietà statale.
Nel 1898, l’immobile ampliato delle due ali laterali con loggiati, fu riaperto. Importanti famiglie empolesi costruirono cappelle gentilizie, alcune delle quali conferiscono monumentalità al complesso.
Il Cimitero è visitabile negli orari di apertura per i congiunti.
L’ho visitato in un caldo pomeriggio di fine luglio. Da pazzi!
Era deserto e questa desolazione, devo dire, donava FASCINO E MISTERO a questo luogo consacrato. Penso che l’impressione di abbandono, non nel senso di mancanza di cura, ma nel senso di scarsa frequentazione, sia dovuta anche alle dimensioni ridotte, rispetto ai due cimiteri principali di EMPOLI, e al fatto che molte delle cappelle e tombe sono antiche (forse i congiunti non ci sono più o sono lontani).
Devo dire anche che non è facile trovare coraggiosi a zonzo in un’assolata domenica pomeriggio con 38 °C!
La Chiesa è dedicata a San Giovanni Battista, è piccola, ad una sola navata, con travi a vista decorate alla maniera neomedievale.
All’interno ci sono diverse lapidi, tra cui la lapide funebre di Mariano Bini, facoltoso cittadino empolese morto nel 1855.
Sei altari lignei incassati conservano dipinti originali. Sull’altare maggiore si vede una tra le rare opere firmate di Francesco Ligozzi, figlio del più famoso Jacopo Ligozzi. Essa rappresenta la Crocifissione tra i santi Francesco, Leonardo, Giovanni Evangelista e Giovanni Battista.
Non è facile trovare aperta la chiesa poiché è gestita dallo stesso Parroco della Chiesa di Corniola, due chilometri più a sud.
Prossimamente, altri incontri sulla Via Salaiola: San Ruffillo
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Biblio
http://www.san.beniculturali.it/web/san/home
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Emanuele Repetti: Dizionario Geografico Fisico della Toscana – consultazione on line su: http://www.archeogr.unisi.it/repetti/paginerep/ricerche.php
A.A.V.V.: Empoli. I luoghi e i tesori della storia - Editori dell'Acero
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