mercoledì 18 settembre 2013

ELBA, una tappa imprevista a Marciana 1


Questo post non era previsto. La mia visita all’ ISOLA D'ELBA doveva essere una toccata e fuga a trovare un’amica, un po’ di MARE e via… a casa. Quindi non ho portato niente, né blocco per appunti, né macchina fotografica… NIENTE.

Ma… mi sveglio domenica mattina e PIOVE. Nooooo…
Piove poco eh, giusto qualche goccia, ma cielo GRIGIO, NIENTE sole, spiagge BAGNATE, vento FRESCO. Che fare?
Cambio il mio programma: vado a visitare qualcosa di bello. Cosa sarà più comodo e più vicino?
Ah, dimenticavo: le foto che vedete sono il risultato di una piccola macchinetta fotografica con scheda rotta e cellulare medievale. Anche troppo!

Comunque... vado a PROCCHIO (da dove sono ci vogliono 5 minuti a piedi) ad informarmi all’Ufficio Turistico. Non lo vedo, chiedo… ah eccolo, si… CHIUSO. O meglio, è un chiosco all'aperto con nessuno dentro.
Eh già, di domenica… Forse tutti i turisti di domenica spariscono! Boh, eppure mi sembra di vederne diversi in giro.

Fortunatamente la mia amica aveva dei volantini turistici e io mi sono portata con me quello sul Museo Archeologico di Marciana. Mi siedo su una panchina e lo guardo… che bello! C’è un numero di telefono! Così chiedo che orario fanno! Squilla… risponde la segreteria telefonica del Comune di Marciana. Ovviamente in Comune di domenica non ci sono.

Non mi resta che affidarmi al caso e alla fortuna. Tanto ormai la mattinata è andata. Entro dal tabaccaio e chiedo se sanno gli orari del museo… mi dicono che forse è aperto di mattina. Bene, proviamo.
Due biglietti per Marciana Alta. A che ora è il bus?
Alla risposta mi prende un accidente. Mi risponde gentilmente questo signore che l’orario è cambiato proprio oggi e lui non ha quello nuovo. Nooooo….
Fortunatamente interviene un cliente che gli fa notare che oggi ne abbiamo 8, cambia domani. Meno male! Devo dire che in un posto di vacanza è facile non capire più che giorno è, succede anche a me.  Comunque il mio bus parte tra 10 minuti e la fermata è vicina.

Alla fermata dell’autobus mi metto a parlare con due signori inglesi che mi dicono che ho trovato il primo giorno di brutto tempo da non si sa quanto… forse da due mesi! Che culo! Ops, scusate…è il clima vacanziero!

L’autobus spacca il secondo. Incredibile per essere in Italia, d’altra parte tutto il resto è in linea con la nostra tipica disorganizzazione.

Salgo e partiamo. La STRADA è stretta, tortuosa, a doppio senso e a picco sul mare. AIUTO! Quando incrociamo un’auto con carrello con barca su un tornante penso che la porteremo con noi a Marciana… e quando superiamo i ciclisti… mammamia! Ma qui tutto è normale! Grappa a colazione? O qualcos’altro?

Dopo 35 minuti di guida pericolosa e salto ad ostacoli arriviamo. In perfetto orario: 11,10. Il paesino è delizioso, tutto a SCALE e VICOLI a SALISCENDI.

Marciana è arroccata sulle pendici del versante nord del MONTE CAPANNE a 375 metri di altitudine, è circondata da boschi di lecci, pini e castagni (si vedono già i ricci verdi), ma la vista arriva fino al mare che dista solo 5 km. Il panorama è mozzafiato e vale la pena di soffrire un po’ per arrivare quassù.

IL PAESE è organizzato a diverse altezze in una serie di isolati che si intersecano fra loro con strette stradine tortuose, oscuri anfratti e ripide scalinate sulle quali si aprono numerose piazzette dotate di fontane.
Nel punto più alto si trova l’antica rocca, detta Fortezza Pisana.
Logicamente il borgo è solo pedonale e vi si respira un’atmosfera fuori dai tempi.

Si cammina tra una casa e l'altra, passando di fronte e a finestre con tendine colorate e porte semi-aperte. Mi chiedo se gli appartamenti che vedo siano in affitto da turisti o abitati da elbani, anche d'inverno.

Un po' di storia (in giallo):
Come molti paesi dell’Isola d’Elba anche Marciana Alta rivive ancora il fascino del passato, l’attuale struttura urbana e le caratteristiche architettoniche di alcuni suoi edifici, risalgono al tempo della dominazione pisana, secondo quanto confermato anche da un documento del 1290.

Ma l’origine è molto più ANTICA. I primi insediamenti umani nei dintorni risalgono all' età del bronzo, o prima, visti i frammenti di ceramica e di industria litica rinvenuti. E' stata abitata poi dagli ETRUSCHI e dai ROMANI.

Il nucleo antico di Marciana sembra che risalga al 35 a.C.. Infatti il nome Marciana potrebbe derivare dal latino Marcius, cognome di una gens romana molto diffuso, ma anche, secondo alcuni, indicare, con la radice Marc- (presente in altri toponimi della zona), attività di marcerazione della canapa o, coltivazioni a grano marzolino effettuate ad alta quota in primavera per risparmiare ai seminati i geli invernali.

Salgo subito su, seguendo le indicazioni per Museo Archeologico. Passo il Municipio e in uno slargo, accanto ad una piccola cappellina (San Liborio), vedo l’ingresso del Museo Archeologico.
E’ APERTO, menomale. Salgo i pochi scalini ed entro.

Una signora gentile mi chiede se voglio il biglietto per visitare solo il museo o anche la Fortezza: 2,00 € o 4,00 €. Mi informo sugli orari. Il museo chiude alle 12.30, la Fortezza alle 13.30. Ce la faccio: dunque tutti e due.

IL MUSEO: è piccolino, ben tenuto.

La prima sala ci illustra i ritrovamenti del periodo preistorico, età della pietra e dei metalli, etrusco arcaico. Un piccolo pannello esplicativo con delle belle foto e poi le vetrine, in cui possiamo vedere macine, vasi d’impasto, elementi di industria litica in selce e diaspro e alcune asce in bronzo. Poi ci sono delle ceramiche, corinzie e buccheroidi, elementi in metallo come orecchini, anelli, spirali in bronzo e una cosa curiosa: frammenti di una grattugia. Proprio uguali alle nostre, a quelle che usiamo noi!

La seconda sala è piccolina, riguarda i ritrovamenti di Monte Castello, sulle alture presso Procchio. L’insediamento era a difesa delle miniere di ferro. Nelle vetrine possiamo vedere ossa, fuseruole, diversi piattelli, ceramiche d'impasto, a vernice nera (come un frammento di coppa con graffita la scritta etrusca EITUS' del III sec. a.C.), ceramica a figure rosse, buccheri. Nel sito è stato ritrovato anche del grano carbonizzato nel probabile incendio che determinò l' abbandono e la distruzione della fortezza.

Nella terza sala si va avanti nel tempo fino al Medioevo. Si possono vedere i ritrovamenti di Pedemomte e Montemarsale (l'attuale Colle di Santa Lucia): frammenti ceramici e strumenti per l' escavazione e la lavorazione del granito. C'è anche un pannello interessante che racconta questa lavorazione con un DISEGNO, ma non è molto grande e disegnato in chiaro, un po' faticoso da leggere e fotografare.

E infine l'ultima sala, l'avevo detto che il museo era piccolino.

E' la sala più grande e riguarda i ritrovamenti subacquei, quindi grande fascino anche per chi non si interessa di archeologia.

Ha un allestimento particolare perché oltre alle vetrine sui due lati della stanza, al centro c'è una struttura   formata da due muretti semicircolari, colorati di celeste, come se fossero due onde del mare.

All'interno di questa struttura si possono vedere i modellini di alcune navi ritrovate nei fondali dell'Elba, corredate dalle foto del ritrovamento e dal disegno tecnico del modello.

Nelle vetrine invece i ritrovamenti.
Le navi rinvenute e esposte sono tre, una è la NAVE ONERARIA ROMANA DI CHIESSI, di cui possiamo vedere alcune anfore da garum del carico trasportato. Le anfore sono esposte intere, in fila una accanto all'altra, di diversi tipi e sono molto suggestive.

Poi il Relitto di Procchio (primo), è di età romana e ne vediamo porzioni di fasciame, chiodi, il corredo di olle, piatti, coperchi, lucerne, un mortaio con bollo ELIAS e elementi del carico come zolfo, HUNTITE, vetri.
Ultimo è il Relitto di Procchio (secondo), del XVIII secolo, una nave mercantile.

Il museo è tutto qui, piccolo, è vero, ma ha il suo perché. Merita senz'altro una visita.

In definitiva l'unica cosa che posso CONSIGLIARE è di dotarsi di un mezzo proprio. Sia per il fatto che gli autobus non si trovano a tutte le ore, sia per il fatto che l'Elba è così bella e sostanziosa che nasconde, a volte, degli angoli remoti ma spettacolari che sono irraggiungibili con i mezzi pubblici.

All'uscita scambio quattro chiacchiere con la signora gentile ed esco, alla ricerca della Fortezza Pisana.

Alla prossima!


Biblio:
http://www.comune.marciana.li.it/index.php?option=com_inform&view=article&id=1&Itemid=991&lang=it
http://www.comune.marciana.li.it/index.php?option=com_inform&view=article&id=2&Itemid=991&lang=it
Pit - Piano di indirizzo territoriale della Toscana - 3. Quadro conoscitivo ALLEGATO al TESTO n. 1, 4 dicembre 2006
Silvestre Ferruzzi: SIGNUM. Elba occidentale: Percorsi storici sulle tracce della toponomastica
Isola d’Elba e Arcipelago Toscano, Escursioni, Sport, Divertimenti, Enogastronomia, Arte e Cultura – Touring Club Italiano




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